Ad un anno dal cinquecentesimo anniversario dell'affissione delle 95 tesi di Lutero sul portone della cattedrale di
Wittenberg, oggi più che mai "… è tempo di Riforma", come afferma il titolo scelto per l'appuntamento vicentino dell'agape annuale delle chiese CERBI. Fin dal 1517, infatti, il messaggio della
Riforma aveva raggiunto la città, seguendo le vie del commercio, ed era stato recepito da esponenti di primo piano della nobiltà vicentina, quali Odoardo Thiene, Alessandro Trissino e molti
altri che avevano contribuito a trasformare la città in una fucina di verità evangelica che scaldava tutta l'Italia", soffocato poi dall'Inquisizione. La visita guidata attraverso i luoghi più
significativi della città è stata l'occasione per conoscere da vicino la storia trascurata, volutamente dimenticata nonché travisata, che nel XVI secolo coinvolse le famiglie più illustri della città
influenzando le strutture sociali, economiche ed urbane di Vicenza. Al termine dell'itinerario guidato, i quattro gruppi in cui erano stati suddivisi i partecipanti sono confluiti in piazza
Matteotti, dove la Parola di Dio è stata predicata pubblicamente. "Per il cristianesimo biblico – ha affermato Pietro Bolognesi dal palco – la Riforma è una scelta perché Dio riprenda possesso del
suo mondo, interamente". O respingiamo la sua azione, o ci rivolgiamo a Dio come Colui che è in grado di operare una trasformazione autentica. Se pensiamo che il nostro mondo debba cambiare, non
possiamo fare altro che tornare a questa verità liberatoria. Quando nel 2006 le nostre chiese firmarono il patto con cui si costituì il CERBI, la domanda con cui la predicazione sollecitò le nostre
coscienze era "chi vuole andare avanti"? Grati al Signore per tutto ciò che Egli ha compiuto in questi dieci anni, possiamo affermare con ferma convinzione che ancora oggi è tempo di
Riforma!